SCHIO – Durante il periodo di quarantena, in cui (quasi) tutti ci siamo fermati per due mesi abbandonando il traffico cittadino e chiudendo le fabbriche la natura si è ripresa i suoi spazi.
I cigni sono tornati in laguna a Venezia, gli anatroccoli sono comparsi nel centro di Torino, i caprioli si sono specchiati nelle vetrine di Casale Monferrato… Anche l’inquinamento dell’aria è diminuito: in alcune parti del nord Italia, dopo l’avvio del lockdown il 9 marzo, i livelli di NO2 sono diminuiti del 40% circa.
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