La Regione sta definendo i cardini del quarto Piano sangue del Friuli Venezia Giulia, che dovrà vedere alleati nello sforzo di rinnovamento del sistema l’amministrazione, i professionisti e il mondo delle associazioni e dei volontari. Al momento il Friuli Venezia Giulia resta una delle realtà trasfusionali più avanzate del Paese, è ancora autosufficiente e addirittura può contribuire a rifornire altre regioni italiane, ma è necessario superare alcune inevitabili criticità, tra cui quella del ricambio generazionale dei donatori e l’importante carenza di figure professionali e di emocomponenti, nonchè le conseguenze dell’epidemia in corso.
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