Prima in Italia, l’Università di Padova sta per avviare una sperimentazione su vasta scala che, per la diagnosi sul Covid-19, utilizza il test salivare al posto del tampone orofaringeo. Interesserà inizialmente i circa ottomila dipendenti tra docenti e amministrativi e, nell’intento dei responsabili dell’Ateneo, partirà prima del ritorno delle lezioni in presenza. La novità è stata presentata oggi, mercoledì 9 settembre, nel corso del consueto punto stampa del Presidente della Regione Veneto, affiancato come sempre dall’Assessore alla Sanità, sulla situazione del Covid-19, alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università Rosario Rizzuto, della Prorettrice Danila Mapelli, del Direttore del Dipartimento Didattico Scientifico Assistenziale Integrato Mario Plebani, del Presidente della Scuola di Medicina di Padova Stefano Merigliano, e del Coordinatore delle 14 Microbiologie della rete pubblica veneta che analizza i tamponi Roberto Rigoli, primario della Microbiologia di Treviso.
L’articolo completo su www.trevisotoday.it