Covid-19: una ricerca Unipd svela il possibile manifestarsi di segni neuropsicologici specifici

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Da quando il virus SARS-CoV-2 è stato identificato gli scienziati hanno cercato di comprendere ogni aspetto del suo comportamento e sono sempre più gli studi che confermano la capacità del patogeno di minacciare anche il sistema nervoso. E’ già noto che nei casi gravi la malattia può presentarsi in forma sistemica, andando ad aggredire non solo i polmoni ma anche fegato, reni, intestino, cuore e vasi sanguigni attraverso meccanismi spesso facilitati dall’iper-reazione del sistema immunitario. Sotto bersaglio può finire anche il cervello: uno dei sintomi più tipici di SARS-CoV-2 consiste nella perdita del gusto e dell’olfatto, fattore che ha portato al sospetto che il virus sia capace di penetrare, attraverso il bulbo olfattivo, nel sistema nervoso centrale. La ridotta ossigenazione e i disturbi della coagulazione associati a SARS-CoV-2 possono inoltre favorire la comparsa di ictus ischemici o emorragici.

L’articolo completo su ilbolive.unipd.it