Un videogioco che possa individuare precocemente i segni di una disfunzione cognitiva nella Sclerosi multipla, anche nei pazienti più giovani, prima che i classici test riescano a individuarli. Era l’ambizioso obiettivo, pienamente raggiunto, del progetto “Visual‐Attentional Load Unveils Slowed Processing Speed in Multiple Sclerosis Patients: A Pilot Study with a Tablet‐Based Videogame”, pubblicato sulla rivista Brain Sciences, ad opera del gruppo guidato da Massimiliano Calabrese, docente di Neurologia nel dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’ateneo.
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