20 anni fa, nel febbraio del 2001, venivano resi pubblici i primi dati sulla mappatura del genoma umano. Fu un’impresa scientifica epocale, l’equivalente biologico dello sbarco sulla luna, e fece capire come il XXI sarebbe stato il secolo della biologia. Oggi le scienze del genoma si sono sviluppate a tal punto che nei geni non si cercano soltanto i fattori di rischio di una malattia, ma addirittura la probabilità di abbandonare precocemente la scuola. La genomica sociale è strumento poderoso, che però va usato responsabilmente, pena la generazione di pesanti disuguaglianze. Ma andiamo con ordine.
L’articolo completo su ilbolive.unipd.it