«Il deflusso ecologico, ovvero l’obbligo ad un maggior rilascio delle acque a valle delle opere di presa lungo i fiumi, stabilito dall’Unione Europea, rischia di desertificare 30mila ettari di terreni agricoli a ridosso del Brenta». L’allarme – che viene suffragato pure da un apposito studio redatto dal Consorzio di bonifica Brenta – è di Cia Padova, e viene lanciato alla vigilia dell’entrata in vigore, nel 2022, della direttiva europea sulle acque, il cui obiettivo di fondo è “il raggiungimento di un equilibrio ecologico ottimale”.
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