Tracce di materiale genetico di Sars-Cov-2 sono state riscontrate nel tartaro dentale di ex pazienti COVID conclamati e in quello di persone con test negativo e sintomi “sospetti” (che siano stati o meno a contatto con casi accertati).
Il tartaro come “cartina di tornasole” della diffusione della pandemia è quindi l’ipotesi alla base dello studio pilota pubblicato su Clinical Oral Investigation (Springer) dall’Università di Trieste.
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