Secondo uno studio recentemente pubblicato nella prestigiosa rivista «Science of the Total
Environment», dal titolo “An innovative approach for the non-invasive surveillance of communities and early detection of SARS-CoV-2 via solid waste analysis”, condotto da ricercatori e tecnici delle Università di Perugia, Padova, Venezia e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), è possibile eseguire la sorveglianza sanitaria mediante campionamento indiretto di saliva lasciata sui rifiuti. Tale approccio può rappresentare per piccole comunità (scuole, mense, fabbriche, etc.) una metodologia innovativa e non intrusiva, a complemento della sorveglianza clinica, basata invece sulle diagnosi dirette (tamponi faringei, tamponi nasali, test sierologici).
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