Le sequenze della variante Omicron finora depositate dall’Italia nella banca dati internazionale Gisaid sono pari all’1,9% del totale delle sequenze depositate dal nostro Paese, ma questo rappresenta solo un dato parziale: è urgente investire nel sequenziamento genetico del virus SarsCoV2 per conoscere l’esatta diffusione della variante Omicron in Italia, ha detto all’ANSA il genetista Massimo Zollo, dell’Università Federico II di Napoli e coordinatore della Task force Covid-19 del Ceinge-Biotecnologie avanzate.
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