Verona– Nonostante la malattia si manifesti inizialmente come una malattia respiratoria, la trombosi è un segno distintivo della maggior parte dei casi gravi e critici di Covid-19. Questa evidenza potrebbe aprire scenari terapeutici mirati a diminuire il processo infiammatorio e trombotico nei pazienti più gravi.
È quanto emerge dalla ricerca “Platelets Promote Thromboinflammation in SARS-CoV-2 Pneumonia”, pubblicata sulla rivista Arterioscleosis, Thrombosis and Vascular Biology e condotta dall’ateneo di Verona e dall’università di Chieti, con il sostegno della Fondazione TIM, Fondazione Cariverona e del MUR.
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