Il mondo della ricerca scientifica è a lutto. Il neurobiologo Matteo Caleo, professore ordinario dell’Università di Padova, autore di contributi importanti nel campo della neurofisiologia, è infatti venuto a mancare dopo una lunga malattia, all’età di 52 anni. L’annuncio della prematura scomparsa del docente è stato dato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui è stato allievo del corso ordinario e del corso di perfezionamento.
“Dotato di un talento versatile e di grande rigore metodologico, Caleo – scrive l’ateneo toscano sul proprio sito – ha fornito contributi importanti nel campo della neurofisiologia, in particolare nella degenerazione e plasticità del sistema visivo e del sistema nervoso centrale. Tra i più rilevanti si ricordano uno studio degli effetti del BDNF sulla neurogenesi adulta, una serie di studi sugli effetti centrali della tossina botulinica e studi di base sulla fisiologia della corteccia visiva. Numerosi sono gli allievi e le allieve formati presso la Normale che continueranno i suoi studi”.